L'Istituto

L’Istituto di diritto ha carattere interfacoltare e intende promuovere e coordinare l’insegnamento del diritto nei corsi di base (Bachelor) e nei Master dell’USI.
Ha inoltre lo scopo, in collaborazione con la Commissione per la formazione permanente dei giuristi e con la SUPSI, rappresentate nel Consiglio dell’Istituto, di organizzare corsi di post-formazione, anche interdisciplinari, e manifestazioni varie, nonché di stimolare la ricerca nel campo del diritto in Ticino e, infine, di curare l’edizione di manuali e di monografie. Inoltre, allestisce rassegne di giurisprudenza, partecipa all’edizione della Rivista ticinese di diritto e ha promosso la seconda edizione aggiornata e riveduta del Compendio di diritto dell’economia (Marco Borghi/Federica De Rossa), di circa 1'200 pagine.

L’Istituto di diritto partecipa prioritariamente all’organizzazione dei diversi Master promossi dalle facoltà dell’USI in collaborazione con altri istituti universitari, svizzeri ed esteri. È attivo nel campo dell’etica economica e finanziaria e studia in questo ambito l’effettività dei diritti fondamentali, in specie dei diritti economici e sociali, dal punto di vista del principio di indivisibilità dei Diritti dell’Uomo. Sul piano della ricerca applicata, d’un lato riserva un’attenzione costante al diritto dell’economia, soprattutto all’applicazione della legislazione sui cartelli e del diritto bancario e finanziario; d’altro lato, analizza il fenomeno della corruzione e il problema del controllo dell’esercizio del potere di apprezzamento delle unità amministrative subordinate nell’intento di formulare misure giuridiche preventive; infine studia la relazione tra le esigenze di efficienza dei servizi pubblici e la tutela dei diritti fondamentali degli utenti. È altresì attivo sul piano dei diritti culturali e in particolare del diritto delle lingue minoritarie; analizza ad esempio lo statuto giuridico dell’italiano e gli aspetti linguistici della lingua italiana nel diritto svizzero.

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